9° LEZIONE
Come faccio a trasmettere un immagine ,se sono ai tempi di leonardo?cioè senza fax,elettricità?
Cyrano
de Bergerac in "Voyage à la lune" del 1653, parla di un dispositivo
che, mediante un ago magnetico, permette ad un uomo sulla Luna di comunicare
con la terra; ma in realtà il problema delle comunicazioni a distanza
è stato affrontato sin dall'antichità, molto prima di Cyrano.
Infatti
la prima "rete telegrafica" a torce risale al 485 a.C. e fu realizzata
da Aristotele per conto del re persiano Dario I; nel 450 a.C. Kleoxenos
e Demokleitos parlano già di un telegrafo ottico-alfabetico, mentre
nel 340 a.C. Aeneas riporta notizie di un telegrafo idraulico.
Nella
sua storia dei sassoni, Widukindo di Corvey, uno dei maggiori cronisti
del X secolo, riferisce che gli ungari usavano segnali di fumo, come i
pirati dell'Oceano Indiano, secondo quanto osservato da Marco Polo, e gli
indios che Cristoforo Colombo incontra nel suo primo viaggio in America.
Il
sistema telegrafico mediante segnali di fumo si afferma in tutto il bacino
del Mediterraneo: è nota la catena di torri sulle alture delle coste
creata dall'impero bizantino per segnalare le scorrerie dei musulmani.
Si
dice che nel X secolo gli arabi riuscivano a collegare, mediante segnali
di fuoco, Alessandria con Ceuta (oltre 3500 km) nel giro di 24 ore. Naturalmente
si trattava di elementari e semplici messaggi, che venivano scorti anche
dal nemico; non erano visibili in caso di condizioni climatiche avverse,
e difficilmente trasmissibili in pianura.
Non
dimentichiamo il tam-tam ed i piccioni viaggiatori, che sembra fossero
impiegati in Oriente già verso il 1000 a.C., e che l'esercito svizzero,
forse il più moderno dei nostri tempi, ha messo in pensione solo
nel settembre del 1994.